Cresce sempre più in Italia il fenomeno dell’Archeomafia, saccheggiatori d’arte usata come merce di scambio per droga e armi. Un’attività sempre in attivo nonostante la crisi.
La nostra cara penisola è famosa in tutto il mondo per il tipico modo di fare criminalità organizzata: Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Camorra, Sacra Corona Unita, sono diversi i nomi per indicare con una sorta di “orgoglio” campanilista lo stesso cancro che da sempre tiene in pugno l’intero paese. Osservata, copiata, riprodotta un po’ in tutto l’occidente e non solo tanto da sentirsi ora minacciata dai loro stessi cloni. Ma la mafia italiana si è accorta, ormai da tempo, a differenza della maggior parte dei nostri politici, di avere qualcosa di unico da sfruttare e che nessun altro ha, l’arte. Continua a leggere